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Cosa vedere e seguire: arte, cultura, fiere, sagre e feste a Santa Maria di Licodia

Cosa vedere

  • Chiesa del Santissimo Crocifisso. Chiesa madre di periodo basso medioevale, probabile luogo di culto d'origine bizantina. Le prime fonti risalgono al 1143, quando il conte Simone di Policastro donò la Chiesa di Santa Maria e il monastero annesso al monaco Geremia. Nel 1205, il monastero veniva elevato al rango abbaziale e la chiesa di Santa Maria, secondo disposizioni del Vescovo Ruggero, veniva eretta chiesa sacramentale. Tra le opere principali conservate nella chiesa spiccano i dipinti San Leone Taumaturgo che sconfigge il mago Eliodoro di Matteo Desiderato, del XVIII secolo, la Sacra Famiglia di Giuseppe Rapisardi, del 1841, e il simulacro del Patrono San Giuseppe.
  • Torre campanaria arabo-normanna. È il fiore all’occhiello del Comune. L’edificio con merlatura ghibellina è dedicato, secondo la tradizione benedettina, a San Nicolò. E’ un'opera del 1143, edificata su una precedente fortificazione d'epoca araba. Lo stile di transizione la colloca nell’epoca di passaggio dal romanico al gotico.
  • Fontana del Cherubino. Detta in gergo “a funtana”, ristrutturata nel 1757 dai Padri Benedettini su una preesistente fonte del periodo Aragonese, sorge nei pressi dell'acquedotto romano del II sec.
  • La Civita. Zona archeologica in contrada Civita, a sud est dell'abitato. Gli scavi, nell'anno 1951, portarono alla luce i ruderi dell'antica città di Inessa circondata da un’imponente cinta muraria. I resti di bronzi, ceramiche, terrecotte ed altro sono esposti nei musei archeologici di Adrano e Siracusa. Nella stessa zona sono presenti anche i ruderi di un acquedotto greco-romano, adoperato per trasportare l'acqua da Santa Maria di Licodia a Catania e raffigurato da un dipinto di J.Heoul, oggi esposto all’Ermitage di San Pietroburgo.
  • La Torre di Calafato. Di grande bellezza spicca per la maestria della sua tecnica costruttiva. Potrebbe trattarsi di una costruzione antica, di un luogo di culto o addirittura di una tomba di origine greca o, più verosimilmente di una “pitrera", cioè una struttura di raccolta e sistemazione di pietre che i contadini dovevano rimuovere dal terreno per poterlo coltivare.

Festa del paese

  • Fiera dell'Etna. Mostra fieristica di artigianato locale, musica e spettacoli di vario genere– durante il mese di settembre.