Ficodindia dell'Etna DOP

La DOP Ficodindia dell’Etna si distingue in tre varietà che si caratterizzano per la colorazione della polpa e per sapore e consistenza: la Sanguigna (polpa rossa), la Muscaredda (polpa bianca) e la Sulfarina (polpa gialla). La zona di produzione del“Ficodindia dell'Etna DOP” comprende i territori della provincia di Catania, ubicati ad una altitudine che va dai 150 ai 750 m s.l.m., e ricade nel territorio dei comuni di Bronte, Adrano, Biancavilla, Santa Maria di Licodia, Ragalna, Camporotondo, Belpasso e Paterno'. “Ficodindia dell'Etna DOP” viene consumato preferibilmente fresco, come frutto da tavola: deve essere servito freddo e ben sbucciato, per evitare le spine. Viene però anche utilizzato per preparare macedonie, confetture e liquori.
E’ un frutto di forma ovoidale, caratterizzato da una polpa succosa
La pianta può raggiungere i 3-5 metri di altezza, anche se nei nuovi impianti lo sviluppo viene contenuto a 3-2,5 mt per agevolare gli interventi durante il ciclo produttivo. Gli impianti possono essere sia specializzati che consociati, la densità di piantagione massima ammessa è di 400 piante ad ettaro. La fioritura è scalare ed avviene tra l’ultima decade di maggio ed i primi quindici giorni di giugno. I frutti che si originano dalla prima fioritura, detti agostani, maturano tra agosto e settembre. Nella coltivazione intensiva vengono raccolti i frutti tardivi, qualitativamente superiori, noti come bastardoni o scozzolati. Sono consentite le operazioni di concimazione, di irrigazione dopo la “scozzolatura”.
Confezionamento
Il prodotto, lavorato e despinato, va immesso al consumo in imballaggi nuovi di diversa tipologia, in legno cartone o plastica.
Sulle confezioni deve figurare in caratteri chiari, indelebili e nettamente distinguibili da ogni altra scritta la denominazione “Ficodindia dell’Etna”. Inoltre è consentita la dicitura “Cactus Pear”. Devono inoltre comparire gli elementi atti ad individuare: nome, ragione sociale, indirizzo dell’azienda confezionatrice, peso lordo all’origine ed eventuale nome delle aziende da cui provengono i frutti. Facoltativa l’indicazione della settimana di raccolta del prodotto, ed i termini “Agostani”, “Latini” e “Scozzolati” relativi all’epoca di maturazione.
Mercato attuale. Il 50% della produzione destinata ai mercati all’ingrosso di Milano, Verona, Bologna, Fondi, Bari, Napoli, Palermo e Catania. Il resto al mercato estero: in particolare Francia, Germania, Svizzera.
Immissione sul mercato tutto l'anno
Effetti Benefici - Ricco di acqua, di sali minerali, di calcio, di fosforo, di vitamine A e C. Ha poche calorie, favorisce la diuresi, abbassa il livello di colesterolo
Modalità di Consumo - Consumato preferibilmente fresco, come frutto da tavola: che va servito sbucciato. Viene però anche utilizzato per preparare macedonie, confetture e liquori.