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Maletto

Maletto con i suoi 960 mt è il paese più alto rispetto all’intera cintura dei Comuni etnei. Adagiato sul fianco di una collina argillosa e ad un tiro di schioppo dalla cima dell'Etna, l'abitato  si bea dell'abbraccio di una natura straordinariamente generosa. Maletto fu fondato nel 1263 da Manfredi Maletto, conte di Mineo, che eresse una torre fortificata attorno alla quale fondò il primo nucleo abitativo. Successivamente il comune passò sotto la protezione della famiglia Spadafora. Il comune, è il più alto della provincia di Catania (960 metri) è quasi interamente inserito nel Parco dell’Etna, e dal punto naturalistico è meta privilegiata per quanti vogliano compiere percorsi escursionistici e ambientalistici. Di notevole interesse sono: il Monte La Nave, alla dagala dell’Orso situata in mezzo a lave secolari e dove è visibile un bosco di faggi, la Grotta del Gelo, la Grotta del Diavolo situata in un tavolato di lave fluide.
Paesaggi mozzafiato quasi s'incalzano, susseguendosi ravvicinati e stupendi anche per la loro varietà. Giù vallate ricche di suggestioni digradano fino a farsi pianura, mentre i terrazzamenti a monte, fitti di frutteti, vigneti e fragoleti, salendo via via cedono il passo ai boschi di castagno e di querce, e poi agli alberi di leccio e di pino laricio e quindi ai faggi ed alle betulle aetnensis endemiche, approdate in Sicilia durante le glaciazioni.
Oltre i 2100 metri, macchie di arbusti anticipano i tappeti di spino santo, avamposto vegetale al deserto lavico delle alte quote. 
Agli amanti della natura, Maletto offre scenari di incomparabile bellezza. Ben equipaggiati, con vestiti e scarpe comode, vale la pena di salire sino al rifugio aperto (1773 metri di quota) di monte Maletto, uno dei più alti crateri spenti della zona. Oltre a monte Maletto sorgono alcuni piccoli monti di origine vulcanica, Monte Scavo (mt 1785), Monte Pomarazzo (mt. 1254), Monte Guardirazzi (mt. 1973).
I prodotti della terra, la posizione geografica, il clima, fanno sì che Maletto punti le sue carte sullo sviluppo del turismo e, in particolare, dell'agriturismo. La campagna è ricca di antichi casali che racchiudono parte della storia di questo antico paese etneo. La produzione delle fragole ha reso Maletto famosa nel mondo. Grazie all'arte dei fragolicoltori e alla particolare posizione territoriale, questo frutto possiede delle proprietà (profumo, sapore e colore) che lo rendono unico. La coltivazione è stata introdotta negli anni '50. La scoperta di acque sotterranee nella zona a valle dell'abitato e la presenza di numerosi pozzi, hanno permesso la coltivazione della cosiddetta "fragolina", utilizzata principalmente nell'industria dolciaria. La piantina di fragola, che nasce spontaneamente nei boschi, viene trapiantata a pieno campo, senza altri procedimenti artificiali di maturazione che ne possano alterare le caratteristiche organolettiche. Ciò conferisce alla fragola di Maletto una straordinaria squisitezza e fragranza. Oggi questo prodotto è presente nei mercati ortofrutticoli italiani ed esteri, ed è molto ricercato. Gustare una fragola di Maletto significa fare il pieno di un profumo e di un gusto che solo queste terre riescono ad infondere al rosso e polposo frutto.