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Santa Maria di Licodia

La città si attesta nel sito dell’antica città di Inessa risalente al periodo della dominazione Sicana tra il XII e il XI secolo a.C., secondo una testimonianza di Polieno il Macedone. Nel 461 a.C, con la vittoria del principe siculo Ducezio contro i siracusani che occupavano Catania, la città fu popolata dai catanesi ribelli e prese il nome di Etna. Durante la dominazione romana l’abitato faceva parte delle città Decumane ed era molto conosciuta per la sua coltivazione di grano.
L’odierno nome di Licodia, ha origini greche, ed è legato alla radice “lukos” cioè “Terra dei lupi”, come testimonia una frase scritta sulla icona della Madre di Dio di Licodia, esposta nella Chiesa Madre, che così recita: « O Augusta Madre di Dio, guidaci nel cammino dei lupi ».
Santa Maria di Licodia fu il nome assegnato all’antica abbazia benedettina di epoca normanna ricostruita nel 1648 e ancora oggi presente al centro dell’abitato.
La fine del potere feudale sancito con Real Decreto dell’11 ottobre 1817, portò la città alla perdita dell’autonomia giurisdizionale, amministrativa e territoriale e all’occorpamento al comune di Paternò. Con Regio Diploma del 22 agosto 1840,  Ferdinando II di Borbone, Re delle Due Sicilie, riconcesse l’autonomia amministrativa al comune di Santa Maria di Licodia, annullando la dipendenza da Paternò