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Itinerario I: Monte La Nave - Monte Maletto

Nella parte sommitale, a ovest di Monte Maletto, all’interno di un Bosco ricco di pini, faggi e ginestre, la mano dell’uomo, complice un ambiente ancora incontaminato, ha saputo realizzare un manufatto di grande attrattiva. Incastonato in un pianoro naturale e visita obbligata per tutti i gitanti appassionati di questo territorio, troviamo il Rifugio di Monte Maletto, frequentato da tantissimi escursionisti che trovano in esso un punto di riferimento per le passeggiate di alta quota che portano verso l’estremo limite di vegetazione arborea del vulcano più alto d’Europa. Questo rifugio, per la sua posizione geografica, per la pregevole fattura della struttura, per la sua ubicazione all’interno di una zona boschiva ben conservata, ma anche per le sensazioni intime e indescrivibili che offre al gitante, da tanti anni rappresenta un punto di riferimento per gli escursionisti che vogliono godere del paesaggio etneo e può senza dubbio definirsi come massima espressione del connubio natura-uomo.
Il Rifugio di Monte Maletto è aperto e libero a tutti coloro che lo rispettano e lo sanno apprezzare, e visitarlo è una sensazione unica.
Per raggiungerlo si lascia statale 284 e si imbocca, per addentrarsi nell’omonimo boschetto, la strada sterrata denominata Fontana murata - Bosco Maletto. Salendo s’incontra un robusto cancello della Foresta¬le che impedisce l’accesso delle auto. Oltrepassando il cancello ci si inoltra al “Bosco chiuso” del demanio “Saletti”.  Dopo appena qualche centinaio di metri incontriamo le case Pappalardo, ben attrezzate di cucina, camino e tavoli, e messe a disposizione degli escursionisti su richiesta da inoltrare all’Azienda forestale di Catania.
Proseguendo si entra nella zona A di tutela integrale del Parco e dopo un po’ si intercetta la pista alto montana. Percorrendo il sentiero quale verso est si raggiunge a quota 1704 metri il più grande rifugio dell’anello alto montano, il rifugio Monte Scavo. A ridosso del rifugio di Monte Scavo, è possibile ammirare, nel mese di maggio, un fiore pensile giallo chiamato “Maggio ciondolo”, che rischiara la fitta vegetazione. Nei pressi si trova anche la grotta dell’“Annunziata”. Tornando indietro, dopo aver superato una grande salita  si arriva al piccolo rifugio “Monte Maletto”, immerso e quasi nascosto dagli alberi. Tornando sui vostri passi sulla pista piedemontana vi addentrate nel bosco comunale Sciarelle e scendendo incontrate i rifugi Sciarelle e il demaniale Trentasalme attrezzato di tavoli, barbecue e, per dissetarsi, acqua sollevata da pompe a manovella. Uscendo dal territorio demaniale si arriva in contrada “Nave” e, dopo aver costeggiato un’evidente bocca eruttiva, scendendo si ritorna sulla Ss. 284 a qualche chilometro dal punto di partenza.

Caratteristiche del percorso

Luogo: Territorio di Bronte e Maletto /Etna Ovest. 
Coordinate: 37.786011 14.943341
Tipologia: Media difficoltà.
Lunghezza del percorso: 5,5 km circa (solo andata).
Tempo di percorrenza: 3 h (solo andata).
Quota di partenza e arrivo: 1200 m. /1700 m.

Itinerario I: Monte La Nave - Monte Maletto